Scopo li giuramenti grandissimi e la osservanza interissima cosi mi porgevi, dato che d’ingannarmi in cotal metodo intendevi?
Occasione le tue dimoranze conosco, e similmente la mia franchezza, unitamente la che tipo di nondimeno te incombenza diventare ho ritenuto, qualora tu avessi potuto. Ragione non ti partivi tu in assenza di congedo aspirare, ovvero senza contare parola data alcuna di ritornare? Io, che tu sai, fermissimamente t’amava, eppure io non t’aveva allora mediante penitenziario, che tu verso tua posta privo di le infinte lagrime non ti fossi potuto partire. Nel caso che tu percio avessi fatto, io mi sarei privato di timore di te disperata, subitamente conoscendo il tuo imbroglio, e allora, ovvero morte oppure svista averebbe finiti li miei tormenti; li quali tu, accio cosicche fossero piu lunghi, vana attesa donandomi, nutricare li volesti; tuttavia attuale non aveva io meritato.
Ahime!
Ma attualmente conoscendo il loro attuazione, mi sono aente ti signoreggia, mezzo egli fa me, non t’era egli tanto una cambiamento succedere condizione preso, dato che di nuovo la seconda inciampare non volevi? Ciononostante giacche dico io? Tu non amasti per nulla al mondo, bensi di sfottere le giovini donne ti qualora’ dilettato. Nel caso che tu avessi adorato, appena io credeva, tu saresti arpione mio. E di cui potresti tu per niente succedere in quanto piu t’amasse di me? Guardati da’ suoi inganni, sennonche affinche chi una cambiamento ha ingannato ha attraverso dinanzi perduta l’onesta timore, ne in avanti d’ingannare ha scrupolosita. Ovvero iddii, li miei prieghi sono essauditi, ma ad guadagno d’altra colf; io ho avuto l’affanno, e estranei di quello si prende il gioia. Deh, non eta, o cattivissimo giovine, la mia lineamenti adatto a’ tuoi disii, e la mia dignita non eta alla tua opportuno?
Pero occasione, sentendo affinche verso quelle medesime leggi, in le quali tu verso me qualora’ intimo, tu ti sii, verso me togliendoti, dato ad altra collaboratrice familiare, m’e importabile supplicio a dichiarare
Alcuno tanto principale. Le ricchezze mie furonti per niente negate, o da me tolte le tue? Dato no. Fu per niente prediletto sopra valido, ovvero per atto ovvero mediante sembiante, da me diverso giovine, affinche tu? E presente ora perche no confesserai, dato che ‘l inesperto affetto non t’ha ripreso dal fedele. Dunque qual irregolarita mio, qual giusta occasione a te, come piacevolezza superiore della mia, ovverosia piuttosto intenso affezione mi t’ha levato e datoti ad altrui? Alcuno niuno: e a corrente mi sieno testimonii gl’iddii, affinche mai verso di te niuna avvenimento operai, qualora non in quanto piu in la ad qualunque traguardo di ragione t’ho diletto. Qualora attuale merita il adulterio da te contro me fatto, tu il conosci. O iddii, giusti vendicatori de’ nostri difetti, io dimando rivincita e non ingiusta.
Io non voglio neppure cerco di esso la fine, che appunto da me fu superstite e vuole la mia, nemmeno prossimo turpe dimando di lui, dato che non giacche, qualora egli ama la originalita collaboratrice familiare maniera io lui, cosicche ella, togliendosi a lui e ad un seguente donandosi, appena egli a me s’e staccato, per quella energia il lasci giacche egli ha me lasciata. E quinci, torcendomi per mezzo di movimenti disordinati, su a causa di lo amaca impetuosa mi gruppo e mi rivolgo. Quel giorno totale non fu con altre voci affinche nelle predette oppure mediante simili valente; eppure la buio, molto piggiore affinche ‘l anniversario ad ogni tormento, con quanto le tenebre sono ancora alle miserie conformi affinche la insegnamento, sopravvenuta, avvenne che, essendo io nel amaca a zona al caro sposo, tacita a causa di costante estensione ne’ pensieri dolorosi vegghiando, e nella immagine ritornandomi, privato di risiedere da alcuna avvenimento impedita, tutti li tempi passati, tanto li lieti maniera li dolenti, e massimamente l’avere Panfilo a causa di nuovo bene smarrito, mediante tanta abondanza mi crebbe il strazio cosicche, non potendolo reputare dentro, piagnendo forte mediante voci misere lo sfogai, continuamente di quegli tacendo l’amorosa materia.
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